L’emissione di metano su Marte rilevata nel 2013 dal rover Curiosity della NASA è stata confermata, in modo del tutto indipendente, da un team internazionale di ricercatori guidato da Marco Giuranna dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e a cui partecipano colleghi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Agenzia Spaziale Italiana, grazie alle misure dello strumento italiano PFS (il Planetary Fourier Spectrometer a bordo della sonda dell’ESA Mars Express), fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana. Il team ha inoltre individuato la possibile zona di emissione del metano rilevato, in una regione del pianeta situata circa 500 chilometri ad est del cratere Gale.

Servizio di Marco Galliani – Media Inaf

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