Usando la camera a colori MARCI a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) per misurare l’opacità ottica dell’atmosfera marziana (in gergo “Tau”), si è riscontrato un valore inferiore a 1.5 per ben due volte consecutive!
Ad Opportunity occorre che Tau sia almeno inferiore a 2 per permettergli di riattivarsi, ammesso che sia ancora in grado di farlo, quindi sono scattate tutte le procedure possibili per riprendere il controllo di questo glorioso rover marziano.
Le osservazioni radio passive compiute dal NASA’s Deep Space Network sono passate da tre alla settimana a più volte al giorno, visto che Opportunity ha sicuramente perso la data e l’ora e va quindi monitorato il più possibile in attesa si un possibile segnale di riattivazione.
Questa intensa fase di ascolto durerà 45 giorni oltre i quali si dovrà decidere se e come proseguire l’ascolto radio passivo; infatti i pannelli solari ¨dovrebbero” essere ricoperti da uno spesso strato di polvere ed in questo caso bisognerebbe solo sperare che un dust devil li pulisca rimettendoli in funzione. Questi “eventi pulitori” hanno più volte migliorato l’efficienza dei pannelli solari sia di Spirit che di Opportunity in passato, ma in ogni caso l’ascolto radio passivo non andrà oltre l’anno in caso di insuccesso.
Ciò che purtroppo nell’articolo viene solo accennato è il fatto che le batterie di Opportunity siano normali batterie a ioni di litio, batterie la cui vita media è di circa tre anni e con il piccolo difetto che se scaricate completamente diventano impossibili da ricaricare! Se a questo uniamo il fatto che le batterie di Opportunity hanno certamente più di quindici anni, la speranza che possano essere ricaricate dopo essere rimaste totalmente scariche per mesi scendono praticamente a zero.
Dubito fortemente che Opportunity possa riattivarsi e ho la netta sensazione che tutto questo “accanimento terapeutico” da parte della NASA serva soltanto a sfruttare al massimo i finanziamenti prima di chiudere baracca e burattini mandando tutti a casa.