Post image

Il lander InSight della NASA ha scoperto qualcosa di totalmente inatteso e singolare sulla superficie di Marte.
Il pianeta rosso una volta possedeva un campo magnetico globale del quale sono rimaste tracce evidenti nelle rocce che compongono la sua crosta. Già nel 1997 la sonda Mars Global Surveyor riuscì a mappare il campo magnetico della crosta marziana sorvolando la superficie ad un’altezza variabile tra i 100 km e i 400 km, rilevando un’intensità magnetica dieci volte superiore a quella terrestre a parità di quota.
È anche noto che l’interazione tra il vento solare e l’atmosfera di Marte produce una magnetosfera dalla forma allungata verso il lato in ombra del pianeta.
Anche la sonda MAVEN ci ha fornito preziose informazioni sulla complessa struttura del debole campo magnetico marziano, ma sempre e comunque misure compiute dall’orbita.
Il lander InSight invece è la prima sonda (e per ora l’unica) a fornirci delle misure eseguite dal suolo, misure che si sono rilevate veramente sorprendenti!
Il magnetometro di InSight ha cominciato a stupirci rilevando un campo magnetico venti volte più intenso di quanto ci si aspettava in base alle misurazioni compiute dai vari orbiters che già avevano misurato un’intensità magnetica dieci volte superiore a quella terrestre a parità di quota!
Secondo Dave Brain, fisico dell’università del Colorado, se questo valore così elevato fosse creato da rocce in prossimità della superficie bisognerebbe ammettere che Marte ha conservato un intenso campo magnetico globale per un tempo decisamente più lungo di quanto si è ritenuto fino ad oggi.
Ma la sorpresa più sconvolgente è stata quella di rilevare delle pulsazioni nell’intensità e/o nella direzione del campo magnetico con una frequenza tra 0,01 Hz e 1 Hz prevalentemente durante la notte.
Simili pulsazioni sulla Terra si osservano solo ad alte latitudini e prevalentemente durante le aurore e comunque mai all’equatore, come invece avviene nel caso di InSight. Questo singolare comportamento del campo magnetico marziano “potrebbe” essere causato del transito delle zone equatoriali nella coda magnetica del pianeta che agirebbe sul campo magnetico locale in modo analogo alle corde di una chitarra quando vengono pizzicate, anche se al momento si tratta di una semplice ipotesi e non di un dato scientificamente assodato.
In fine, ma non meno importante, dai dati ricavati dal magnetometro di InSight emergerebbe la presenza di uno strato elettricamente conduttivo sotto la superficie ad una profondità inferiore ai 100 km.
Questo strato dovrebbe essere costituito da acqua mista a sali o ad acqua mista a ghiaccio che a quanto pare avvolgerebbe l’intero pianeta.
Ovviamente la presenza di questo strato d’acqua liquida globale richiederà ulteriori verifiche che verranno compiute da future missioni in grado di sondare più o meno direttamente il sottosuolo marziano.
Resta il fatto che l’attuale immagine di Marte dipinto come un pianeta totalmente arido e privo di campo magnetico è destinata ad essere rivoluzionata in un futuro molto prossimo.

Fonti:

Articolo su National Geographic di Robin George Andrews:
“Mysterious magnetic pulses discovered on Mars” https://www.nationalgeographic.com/science/2019/09/mars-insight-feels-mysterious-magnetic-pulsations-at-midnight/

Pubblicazione in PDF scaricabile gratuitamente:
“InSight Observations of Magnetic Pulsations on Martian Surface: Initial Findings and Implications” https://meetingorganizer.copernicus.org/EPSC-DPS2019/EPSC-DPS2019-838-1.pdf

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *