È una domanda fra le più coinvolgenti e intriganti, tanto da essere diventata oggetto di aspre diatribe fra molti appartenenti alle frange complottiste e anticomplottiste. Ogni tanto anche noi siamo presi di mira in queste ridicole lotte intestine laddove ci permettiamo di aprir bocca su questo affascinante argomento.

Recentemente, un utente di passaggio ha portato alla nostra attenzione il seguente documento ufficiale Nasa come prova del fatto che saremmo palesemente in errore (e quindi dovremmo essere dei brutti complottisti):
https://www.grc.nasa.gov/www/k-12/airplane/atmosmrm.html

Premettiamo però che già eravamo a conoscenza di questo lavoro, tra l’altro abbastanza datato. Un documento che tutto sommato potrebbe avere una sua sostanziale validità. Chissà, magari è persino corretto….Tuttavia la vexata questio è molto diversa da ciò che il nostro “amico mordi e fuggi” probabilmente immaginava.

Noi siamo tendenzialmente più “avanti” rispetto a chi fa delle valutazioni sulla base di un solo resoconto, anche se targato Nasa. Infatti, abbiamo adottato una metodologia più elaborata, basata sul Mars Climate Database (NASA ed ESA):
http://www-mars.lmd.jussieu.fr/mcd_python/

Inutile fare l’elenco dei vantaggi, ma sappiamo bene che chiunque abbia un minimo di dimestichezza con questo prezioso strumento non ha alcun dubbio al riguardo.

Per tale motivo noi abbiamo messo in discussione parecchi resoconti e comunicati ufficiali della NASA per il semplice fatto che manca una cosa fondamentale. Manca la possibilità di falsificare i loro dati. Mancano riferimenti ufficiali di altri enti spaziali. La scienza richiede la possibilità di fare una verifica da parte di altri soggetti dei risultati prodotti dagli uni.

Noi non siamo interessati alle responsabilità di chicchessia se uno mente e l’altro no. Non ce ne frega niente! Noi non camminiamo per fede verso un ente ormai considerato come un dio.

Nel documentario sullo sfortunato incidente della Schiaparelli abbiamo spiegato perché riteniamo che l’atmosfera di Marte è più densa di quanto ci si possa immaginare. In questo articolo abbiamo spiegato perché le polveri in sospensione sono l’evidenza di una densa atmosfera:
http://www.pianetamarte.net/marsdust.htm

E in questo documentario molte altre cose…
https://youtu.be/gtGNIGvkTKo

Tutto il resto è al di fuori del nostro interesse….”

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