I tecnici del JPL hanno inviato un comando a Curiosity per passare al secondo computer, visto che quello attualmente in funzione non riesce più a memorizzare i dati prima di inviarli a Terra.
Fortunatamente l’eventualità di un guasto al computer principale era già stata prevista istallando due computers invece che uno solo.
Questa operazione era già stata effettuata dopo il Sol 200, cinque anni fa, a causa di un anomalo consumo di energia che rischiava di rendere il rover ingovernabile. All’epoca i tecnici riuscirono a passare dal computer A al computer B, permettendo a gli ingegneri di identificare una parte della memoria che era responsabile dell’anomalo consumo di energia e a disattivarla.
Esistono quindi buone possibilità che passando al computer A si riesca a ripristinare di nuovo la funzionalità di Curiosity, anche se non è ancora noto quanto possa durare l’operazione. Questo cambio dovrebbe comunque essere temporaneo, visto che il computer A ha comunque molto meno memoria del computer B, ma almeno dal computer A si potrà cercare di identificare con precisione la natura del problema al computer B e possibilmente risolverlo.
Nel frattempo non ci resta che sperare che tutto vada per il meglio, in attesa di poter nuovamente ricevere immagini ed informazioni scientifiche direttamente dalla superficie del cratere Gale.